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Info: Antonella 349 8175753 0761 746243
TORRE DI CHIA
STORIA E DESCRIZIONE
Chia è una piccola frazione di Soriano nel Cimino. Il borgo, che sorge in posizione panoramica sulla Valle del Tevere, risale al periodo medievale. I dintorni sono circondati da ricche zone boscose, dove sorge uno dei beni più preziosi del patrimonio artistico sorianese: la Torre. Percorrendo il sentiero, che si apre tra alberi di quercia, si giunge all’antica costruzione, la quale, innalzandosi tra il verde della natura, in un paesaggio incontaminato, attraversato da corsi d’acqua e piccole cascate, offre ai visitatori uno spettacolo indescrivibile. Quanto rimane è costituito dai resti del castello costruito nel XIII secolo ed appartenuto per lungo tempo agli Orsini; secondo il Silvestrelli fu proprietà di Capèllo, signore di Chia, giudicato per eresia nel 1260; furono i suoi figli a vendere il mastio al Comune di Viterbo. Diversi pontefici, quali: Bonifacio VIII, Clemente V, Clemente VI, Gregorio XI, ne esercitarono il controllo. Con la fine del Comune viterbese, anche la Torre di Chia cadde in forte declino.
Pier Paolo Pasolini, nel 1964, mentre girava le prime scene del Vangelo secondo Matteo, visitò il luogo e ne rimase particolarmente affascinato; decise pertanto di acquistare e restaurare l’antica costruzione (1970), per farne la sua dimora. Presso la Torre si svolgono spesso eventi culturali, come concerti, incontri, conferenze. Il complesso si affaccia, per lungo tratto, sul profondo strapiombo naturale del fosso, che circonda la costruzione e difeso, dalla parte di più facile accesso, da un fossato artificiale. Il castello vero e proprio, ridotto in stato di rudere, conserva incorporata una torre mozzata ed una cinta muraria che comprende la Torre a pianta pentagonale, con merlatura ghibellina, che si innalza per 42 m di altezza.