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La chiesa di Sant’Eutizio con l’annesso convento, complesso affidato ai Padri Passionisti, si erge nell’immediata periferia di Soriano e fa capo alla Parrocchia di S. Paolo della Croce.
Info: Parroccha S. Paolo della Croce (in S. Eutizio)
Via del Convento 18, Loc. S. Eutizio M, snc – 01038 Soriano nel C. (VT)
Tel. 0761/745064 – 320/3184839
E-mail: aldopangallo@yahoo.it
Orari messe: Festivi 830 – 10.30 – 16.30; Feriali 16.30
CHIESA DI SANT’EUTIZIO (Passionisti)
STORIA E DESCRIZIONE
La chiesa di Sant’Eutizio con l’annesso convento, complesso affidato ai Padri Passionisti, si erge nell’immediata periferia di Soriano e fa capo alla Parrocchia di S. Paolo della Croce. Il santuario porta il nome di Eutizio, fervente apostolo della Tuscia, nato a Ferento, antica cittadina del Viterbese e martirizzato sotto Diocleziano (285-305). Dopo l’editto di Costantino (313), sul luogo in cui sorgevano le catacombe dedicate al Santo, fu innalzata una basilica. Della primitiva chiesa, crollata nel ‘400 e ricostruita nel XV e XVIII secolo, sono visibili alcuni resti. L’edificio attuale, risalente al 1740, fu voluto dagli Albani, ma ha subito numerosi rimaneggiamenti nel corso dei secoli, uno dei più consistenti nel 1959.
Il complesso religioso venne affidato inizialmente ai monaci Benedettini di S. Lorenzo fuori le mura, successivamente al clero locale ed infine dal 1744 ai Padri Passionisti, guidati in Soriano dal fondatore S. Paolo della Croce, giunti su richiesta dei cardinali Annibale e Alessandro Albani. Il resto della struttura fu edificato proprio dai Passionisti, a partire dal 1784.
ESTERNO
Sul piazzale adiacente alla chiesa è collocata una statua con la Vergine Maria, sotto la quale è impressa l’invocazione: “Ave Maria”.
Il santuario all’esterno si presenta semplice e spoglio. Fiancheggiato da un elegante campanile, è caratterizzato da una facciata a capanna con portale in legno sormontato da una bifora, elemento che ricorre anche sul lato sinistro dell’edificio. A fianco all’ingresso principale si estendono i locali del convento.
INTERNO
L’interno, a struttura ottagonale, è costituito da un’unica aula. Interessante la zona del coro, in cui l’ altare maggiore risulta sopraelevato rispetto al resto della chiesa e sovrastante la cripta che custodisce le spoglie del Santo.
Accedendo al santuario, sul lato destro della controfacciata si scorge una lapide in marmo, risalente al 1771, con la seguente scritta latina: “D. O. M. / FRANCISCO MARIA FORLANO / HORTANAE ET CASTELLANAE CIVITATIS / PRAESTANTISSIMO PARESULE /ANNUENTE / TEMPLUM HOC SANCTO EUTYCHIO MRI /DICATUM / UBI CORPUS MANDANTE ALEX VI P. M. /REQUIESCIT / III IDUS MAJI MDCCLXXI / THOMAS STRUZZIERI EPUS AMERINUS / CONG. PASSIONIS D. N. JESU XPTI / SOLEMNI RITU CONSECRAVIT / ET / DEDICATIONIS MEMORIAM X KAL. NOVEMBRIS / QUOTANNIS RECOLENDAM / DECREVIT”. Di seguito si apre una nicchia, su cui compare il simbolo della famiglia Chigi, recante un altare posto a sostegno della statua lignea raffigurante S. Paolo della Croce (1949). La stessa parete reca un’ulteriore nicchia, alla cui base si erge un altare marmoreo in cui si conserva, entro una cornice anch’essa in marmo, l’effige di S. Paolo della Croce. In alto è posto un piccolo organo a parete. Una porta sul lato destro dell’altare conduce alla sacrestia, qui una teca a vetro custodisce piccoli oggetti sacri. La sezione centrale della chiesa è divisa in due parti: in basso alcuni gradini conducono alla cripta ricavata sotto il coro, in alto una scalinata, a cui si accede su due lati e chiusa da parapetto, dà accesso al presbiterio, coperto da una volta a crociera. Sulla sinistra dello spazio riservato ai fedeli è posta la statua di una Madonnina. Tre nicchie si aprono sull’altra parete del santuario: la terza in fondo è occupata da un’urna contenete l’immagine di Gesù Bambino e sormontata da una teca con oggetti sacri, simile a quella già citata. Proseguendo, il marmoreo altare centrale, che si erge al centro del lato sinistro, reca la scena di una Sacra Famiglia, costituita dalle figure di S. Giuseppe, la Vergine Maria e il Bambino. Infine, preziosa risulta la prima nicchia, dove si ammira la statua, di artigianato romano, esempio di legno scolpito e dipinto risalente al XX secolo, raffigurante Sant’Eutizio tra angeli. La controfacciata, da questa parte, contiene una lapide del 1751 con iscrizione latina: “ A. PX. [.] / HEIC SITA EST / MARIA BERNARDINA /OCTAVIANI COM. F. ONDEDEA C. F. / UXOR HORATII ALBANI / CLEMENTIS XI PONT. MAX. FRATRIS / MATER /KAROLI PRINCIPIS / PATRUMQUE CARDINALIUM /
HANNIBALIS ET ALEXANDRI / QUAE VIXIT / ANNO S. P. M. LXXXXIIII / DECESSIT XIII KAL. SAPTEMB. / ANNO M. DCC. LI / HORATIUS KAR. F. ALBANUS / PRINCEPS SORIANENSIUM / ADLECTUS INTER PRIMORES S. I. R. / FECIT / AVIAE RARISSIMAE / BENE MERENTI”.
Prestando maggior attenzione allo spazio sopraelevato della chiesa, è necessario salire una gradinata, alla cui base, sul lato destro, è posto un fonte battesimale in marmo policromo. Il presbiterio è impreziosito dallo splendido altare in marmo sorretto da colonnine e recante l’immagine dell’Agnus Dei. Dietro al tabernacolo si eleva un Crocifisso, dal quale spicca un medaglione con l’effige di Sant’Eutizio, riconoscibile dai simboli del martirio. Il braccio destro dello spazio presbiterale custodisce due dipinti: in basso quello con il Battesimo di Cristo e in alto al centro, l’altro, della metà del Settecento, con il martirio del Santo protettore di Soriano. Sul lato opposto sono le immagini di S. Paolo della Croce e Santa Maria Goretti.
Dalla parte sopraelevata della chiesa si gode una chiara veduta d’insieme dell’aula sottostante e della controfacciata.
Ma passiamo ora alla cripta. L’aspetto più significativo di questo ambiente è costituito dall’altare, sotto il quale è posizionato il sarcofago di Sant’Eutizio del XX secolo. Due medaglioni a mosaico raffigurano i martiri Gratiliano e Felicissima. Interessanti inoltre i resti murari della costruzione precedente a quella attuale, su uno dei quali si intravede un affresco votivo risalente al XIV secolo, che mostra un uomo che trafigge un bue con una lancia, sullo sfondo di Soriano. Da segnalare anche due lapidi commemorative, una datata 1959 l’altra 1961. Di maggiore pregio la lastra risalente alla fine del Quattrocento, che riporta la seguente iscrizione: “RELLIQUIAS EUTICII MARTYRIS INER / RUDERA LAPIDEO SCYPIIO REPERTAS / IUBENTE ALEXANDRO UT PONT MAX /HENRICUS EPISCOPUS ORTINUS HEIC / LOCANDAS COERAVIT IDIBUS MAI / MCCCCXCVI “.
Parte assai significativa del complesso religioso è il convento, che sorge accanto alla chiesa, dove una galleria di dipinti accoglie il visitatore all’ingresso; tra le pitture si menzionano Sant’Eutizio tra angeli e diversi Padri Passionisti. Una cappella conserva importanti oggetti sacri e opere d’arte, quali: un dipinto con S. Paolo della Croce tra angeli, due quadretti con ex voto, diverse reliquie (Crocifisso, breviario, scritti autografi) del fondatore S. Paolo della Croce, un altare, un tabernacolo, una Madonna Addolorata, un Crocifisso ligneo.
BIBLIOGRAFIA
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TARSETTI BARZELLOTTI M. A., Gioielli dimenticati, in “Tuscia”, anno 1988 n.42, pp. 26-29.
Si ringrazia la Diocesi di Civita Castellana (Vt) per le schede di catalogazione fornite.